Chi non siamo

Difficile parlare al plurale, difficilissimo generalizzare, complicato scrivere e descrivere “chi siamo”: siamo tutti molto diversi, e a nostro modo eccezionali, per accorparci in un ben definito “chi siamo”. Quando ci abbiamo pensato, c’è venuto da sorridere e, subito dopo, l’illuminazione. Perché, si sa, chi sorride ha le illuminazioni, forse non possiamo descriverci in un “chi siamo” perché ancora non lo sappiamo ma ciò in cui siamo simili e di cui siamo convinti e di “chi non siamo”, di chi non vorremmo mai essere e speriamo di non esser mai.
Abbiamo scritto questa pagina con molta provocazione e sarcasmo, divertendoci ma considerando questo “chi non siamo” una seria promessa e un avvertimento; una promessa fatta ad onore di tutti quelli che ci credono, perché sappiano che non sono soli, e un avvertimento verso chi vuole entrare nella nostra famiglia pensando che basti iscriversi in una palestra per diventare fratelli.

Non siamo quelli che vogliono convincervi di chi sono perché siamo allergici verso chi usa parole e racconti come arma di persuasione, specialmente quando non sa neanche usarle con autoironia e sottovaluta l’intelligenza di chi lo ascolta; non vogliamo, poi, convincervi di chi siamo per almeno altri due motivi: il primo è che cresciamo ed evolviamo di continuo e quindi non lo sappiamo; il secondo è che ci ricorda troppo la famosa frase “lei non sa chi sono io!”

Non siamo perbenisti ipocriti, qualunquisti altezzosi che nascondono la propria paura dietro racconti inventati riguardo ad altri stili, insegnanti e sistemi di vita, specialmente se con loro non ci siamo confrontati, specialmente perché avranno sicuramente qualcosa di buono da insegnare, specialmente perché non ne temiamo la compagnia;

Non siamo quelli che vi diranno di essere i migliori su piazza, quelli che si pavoneggiano, ritenendosi superiori grazie al discredito che gettano sugli altri; siamo dell’idea che ogni sistema di combattimento sia intelligente…purtroppo non si può dire lo stesso d’ogni uomo che l’insegna…noi cerchiamo soltanto d’essere migliori di ieri, criticando costruttivamente soltanto noi stessi;

Non siamo quelli che si rifugiano dietro ai riti: le riverenze forzate servono a chi non pensa di destare rispetto, l’eccessiva seriosità serve a coprire la mancanza di serietà (si ringrazia Confucio). Anni d’imposizioni inutili ci hanno convinto a diffidare delle divise e delle cinture. Programmi troppo dettagliati rispecchiano sempre e solo acrobazie intellettuali. L’esempio è la via più breve verso la comprensione e il rispetto;

Non siamo umili con gli arroganti, presuntuosi con i deboli, diplomatici con i prepotenti, occulti con i ricercatori e piacioni con le donne…mai nominare il nome di Lao Tze invano!

Non siamo quelli che credono di detenere il Segreto dell’invincibilità: lo ammettiamo, non conosciamo scorciatoie per evitare sudore e fatica, né trucchi per abbattere persone che si sono allenate con una volontà e dedizione superiore alla nostra…ma che sia superiore! Forse siamo gli unici ad ammettere di non essere i più forti sul pianeta!

Non siamo quelli che si specializzano in un solo campo, che evitano di allenarsi insieme ad altri marzialisti che abbiano la stessa nostra buonafede: non abbiamo dimenticato che l’Arte ha in se la Cultura, l’Esperienza e il Carattere di chi la pratica. Non abbiamo dimenticato che l’uomo è il suo Gong fu, e il Gong fu è l’uomo che lo pratica. Non abbiamo dimenticato di essere nel XXI° secolo;

Non siamo quelli che affermeranno che esiste un’unica Via: cavalcare su un surf un’onda alta cinque metri o scalare montagne probabilmente doneranno la stessa consapevolezza della Verità che tutti cerchiamo. Chi millanta il credito della linea telefonica diretta ed esclusiva per parlare con Dio non sa di chi o cosa sta parlando; chi ritiene di poter insegnare l’Arte pensando di esserne l’unico depositario…beh, ci dispiace per lui, è ancora lontano dalla meta!

Non siamo quelli che vanno nei villaggi-vacanze e dicono di aver girato il mondo; quelli che vanno a Shaolin e dicono di essere dei quasi-monaci; quelli che conoscono poco e male 25 forme e sostengono di padroneggiare 15 stili; quelli che usano l’inglese, il cinese o il latino per rimanere ermetici ed evitare spiegazioni…a noi convince di più il “volgare” (si ringrazia comunque Dante!)

Ma soprattutto non siamo quelli di voi che stanno leggendo questo “chi non siamo” e, per esorcizzare la propria insicurezza di uomini, prima ancora che di marzialisti, dileggiano i nostri pensieri, sorridendo in maniera ebete, perché siamo certi che, nel profondo, ognuno di voi è come noi, ma si è dimenticato di esserlo veramente, si è dimenticato di come e perché abbia iniziato la ricerca…inutile che arricciate il naso, sapete che è così!
Una cosa l’abbiamo capita alla fine di tutti questi chi non siamo: probabilmente non sapremo mai chi siamo e non saremo mai così perfetti da poterlo sapere, ma sicuramente abbiamo le idee chiare su chi ci stiamo proponendo di non essere. Il sito, il gruppo che esso rappresenta e chiunque entrerà a far parte della famiglia, è con questo spirito che dovrà crescere, è con questo spirito che ci dovrà indicare le sue intuizioni.
È con questo spirito che suderemo e rideremo insieme.

…non siamo un sacco d’altre cose ma non siamo così logorroici da scriverle tutte, tanto crediamo che alcune coscienze abbiano capito, altre non capiranno mai…alle altre auguriamo il nostro “in bocca al lupo”!